
Nel cuore porti un dolore,
ma non sei quel dolore.
E' solo una porta da attraversare.
E' una via verso la tua libertà.
E' un'opportunità per tornare ad Essere unita con il tutto.
Camminando nel sentiero della separazione,
in bilico tra te e l'inferno della solitudine,
tra la luce e l'ombra
tra il Cielo e la Terra
nel mezzo cammini e senti e vivi.
Non puoi fuggire ora non più.
Non ti è permesso scollinare
perchè ancora non ti fidi
del cammino buio
che ti chiedo di attraversare.
Io ci vivo qui dentro.
Ti chiamo ti urlo ti supplico.
Non mi senti, non mi vedi.
Il mio dolore è enorme senza di te.
E anche se brutta, denutrita, rovinata mi tieni
Io appartengo a te.
Finchè non mi guarderai ti perseguiterò.
Sarò l'urlo che non ti permetterai di fare.
Sarò l'incubo che ti chiamerà nella morte,
ogni giorno per far morire
ciò che ci separa.
Lilith, 24-6-2020
con amore, Francesca Ollìn
Lilith, l'integrazione dell'ombra
*copia consentita con citazione della fonte e rispettandone la forma integra
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